Storia vera 4

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. feetmania
     
    .

    User deleted


    "Purtroppo sono fatta così, mi spiace, non posso farci niente, passo da un attimo d’euforia completa ad un momento di ripensamento e di pentimento, forse amo il mio fidanzato più di quanto non penso... e poi non riesco a sopportare quella strana, sensazione che provo dopo i nostri rapporti, mi sento sporca, puttana, ..... un oggetto ..ecco."

    Paolo e Claudio, davanti a me al tavolo del pub dove solitamente c’incontriamo, mi guardano delusi, è, infatti, il nostro quarto incontro dopo l'orgetta a quattro e io, non solo non ho più voluto parteciparvi e neanche rivedere Carla, ma le nostre serate sono finite tutte con un "buonanotte alla prossima", senza neanche una sveltina, come forse loro speravano.

    "Magari tra un po' mi passa.Stavolta invece di sparire completamente preferisco mantenere un rapporto d’amicizia, se a voi sta’ bene, poi, forse, il resto lo farà la primavera che sta’ arrivando."

    "Possiamo provare ad inventarci qualcosa di nuovo." Sbotta Paolo non ancora rassegnato.

    "Ma per favore........"

    "Dai potremmo prendere contatto coppie o singoli che possano unirsi a noi, su Internet ce ne sono a bizzeffe, oppure semplici spettatori, possiamo passare alla pioggia do..............." Non riesce a finire la frase.


    "Se fai per ridere non ci riesci se dici sul serio ti propongo di portarci tua madre con un singolo o con una coppia, davanti a spettatori con te che le pisci in bocca. Il nostro rapporto a tre è iniziato grazie a quel clima venutosi a creare, senza dubbio grazie a voi, che ha suscitato in me curiosità ed eccitazione, voglia di nuove esperienze, certo anche di semplice piacere sessuale, ma adesso manca la novità, se fissiamo un fine settimana in campagna so già cosa succederà, ....insomma svanisce la poesia, l'effetto sorpresa che ti fa andare fuori di testa......Capite ?.Comunque, ora se mi volete scusare per me è tardi. Notte."

    "Aspetta, aspetta................."

    Mai mi ero sentita così umiliata, quei due stavano letteralmente uscendo dal solco. Ma che cazzo di proposte si permettevano di farmi.........Mai mi sono sentita così puttana.... Oggetto.... manichino nelle mani di quei due .....stronzi.......maniaci...e pervertiti di merda......"

    Nei giorni seguenti furono diversi gli attacchi portati da Paolo e Claudio al mio cellulare ma per due giorni ho evitato di rispondere alle loro chiamate, poi, vista l'insistenza, rispondo.

    "Scusaci Francesca, forse la discussione è degenerata... c’è sfuggita di mano, possiamo riparare ?"

    "Adesso non credo... sono incazzata come una belva ... mi sono sentita umiliata...."

    "Noi proponiamo una birra al XXX pub, giovedì alle 22, come sempre, riprendiamo con il parlare dei tuoi dubbi, dove era iniziata l'ultima discussione, in modo costruttivo."

    La simpatia dei due colpisce e senza stare a dilungarmi molto, riescono a farmi passare il grosso dell'incazzatura, e ad accettare di rivedermi con loro, ma riescono a farmi tornare quella vogliolina di sesso che credo i loro discorsi abbiano compromesso per sempre.

    Il rapporto con i due credo sia ormai bruciato, Carla, le battutine sceme......anche loro devono essersi accorti che tra noi ora occorre solo tempo, .....tanto tempo.

    La serata passa allegra, poi ognuno a casa propria, ci siamo ritrovati come amici... ma per le avventure sessuali credo sia tutto finito.

    Decidiamo comunque di rivederci il martedì seguente, visto che il fine settimana loro sono impegnati con Carla e io con il mio ragazzo che in questo periodo riesce a tornare in città quasi tutti i fine settimana.

    Martedì sera il destino mi viene incontro. Entro nel pub e contrariamente a quanto era sempre avvenuto, Paolo e Claudio non sono arrivati. Mi siedo al banco, ordino una birra e mi metto ad aspettare. Confesso che stasera sono venuta qui per vedere di sbloccare la situazione, che onestamente non può continuare all'infinito in questo modo o, peggio ancora, sfociare in un rapporto come tra prostituta e cliente, io devo essere corteggiata, la serata deve prendere la via del sesso in modo spontaneo, non forzato, o a richiesta, non ho in questo momento dentro di me l'eccitazione che mi condusse per la seconda volta nella loro casa di campagna.

    "Se aspetti un uomo che ritarda, vuol affermare che non ti merita, se aspetti un'amica credo ti abbia tirato un bidone e in questo momento è appartata sola con quel ragazzo che ti piace tanto e del quale stasera volevi parlarle."

    "Fantastico! Hai una palla di vetro portatile?" Rispondo al simpaticone che mi si è avvicinato.

    "No uso i bicchieri del locale..... quelli sporchi".

    "Veramente fantastico.... E c'azzecchi ?" Rispondo cercando di rimanere al suo livello d’umorismo.

    Si tratta di un bel ragazzo, di viso non è che sia il massimo, anzi, ma ha un fisico meraviglioso, messo in risalto da una maglietta bianca abbastanza aderente, su di una giacca nera, penso quasi 1.90 d’altezza e dei capelli cortissimi, che forse però servono nascondere un precoce inizio di caduta. Veramente un bel ragazzo.

    "Piacere, mi chiamo Luigi, ho 29 anni sono operaio in una cartiera, ho l'hobby della palestra, dello sport in genere e mi fanno ammattire le ragazze sole al bancone di un pub."

    "Mi chiamo Francesca ho 28 anni, sono segretaria di un assicuratore, odio lo sport, e non dovrei essere sola a questo bancone.....ma forse è andata come dicevi tu!!"

    "Aspetti un uomo o una donna ?"

    "Per la verità aspetto due amici, che però stranamente stanno tardando, .......Acc.., scusa il cellurare...Pronto...dimmi.....cosa ?? .............Vi siete fatti male ? ........ Sicuro ? ......... Passami Paolo...........................................Bene ci sentiamo.... Ciao.

    Dicevamo...... i miei due amici non arriveranno perché anno deciso di fermarsi contro un'altra auto, non si sono fatti niente ma la macchina è andata."

    Visto che ormai ero uscita da casa e che il mio interlocutore sembrava oltre che bello anche simpatico, decido di provare a trattenermi per fare due parole.

    Dopo un paio d'ore mi rendo conto che Luigi con la sua simpatia è riuscito a far volare il tempo, niente discorsi sessuali, niente domande sulla mia vita sentimentale, solo tante risate, credo che tanta simpatia vada ripagata, dopotutto un rapportino extra è quello che mi occorre in questo momento, per colmare i vuoti dal mio ragazzo e dai miei due ex amanti.

    "Adesso io dovrei andare, domani lavoro......................" Dico a malincuore lanciando il sasso, adesso speriamo che lui lo raccolga ed eviti che la serata non abbia un seguito.....ci terrei veramente a rivederlo.

    "Ti andrebbe se ci rincontriamo ?" Esclama riempiendomi di gioia.

    "Volentieri. Quando ?"

    "Ti andrebbe Giovedì ?"

    " Perfetto ma non qui, lo conosci il XXXX in via XXXX ci troviamo là alle 22 / 22.15 ok? Mi raccomando la puntualità.. perché un uomo che ritarda..........."

    "Eh questa è mia...... ci vediamo giovedì .... Ciao"

    Bacetto amichevole che però basta a provocarmi un brivido...... giovedì credo sarà una bella serata.

    Il cambio di pub è imposto dalla necessità di evitare Paolo e Claudio, a proposito, domani li dovrò chiamare per sapere come stanno dopo il botto.

    Paolo e Claudio stanno bene, la loro auto un po' meno ma in una settimana anche lei se la caverà, mi propongono di uscire per giovedì, elegantemente declino e dico che sarò io a farmi risentire, forse stavolta riesco a sganciarmeli.

    Finalmente giovedì è arrivato, Luigi, se ho inquadrato bene il tipo, non dovrebbe essere uno che la trascinerà troppo per le lunghe e, secondo le mie previsioni, dovrebbe propormi qualcosina d’appartato già stasera, sarà quindi importante la scelta dei vestiti e delle lingerie, devo riuscire ad eccitarlo evitando di passare troppo da troia con il rischio di intimorirlo.

    Siamo al primo appuntamento ed è bene non esagerare, scarto reggiseni a balconcino e reggicalze, meglio delle autoreggenti, una lunga gonna e una camicetta un po' sbottonata. Mi accorgo solo adesso come sono ripetitiva nel vestire, ma quando hai qualche chiluccio di troppo, anche se io non ne ho molti, è meglio se eviti le mini e gli elasticizzati, e poi portatemi un uomo che non gradisce la vista di due autoreggenti..... non esiste.

    Arrivo puntuale e Luigi è già lì, ci mettiamo a sedere, parlottiamo, beviamo, fumiamo una sigarettina, e poi, come avevo previsto e sperato, mi invita a fare un giretto in auto.

    Andiamo a prendere un gelato, poi "casualmente" ci ritroviamo a XXX un luogo frequentato da numerose coppiette in auto e qualche guardone dietro le siepi.

    "Ti spiacerebbe coprire un po' i vetri, anche se stiamo solo a parlottare meglio che quei pervertiti là fuori, si mastrurbino guardando qualcun altro" dico, un po' perché lo penso, un po' per togliere le castagne dal fuoco a Luigi, che forse si stava riguardando dal proporlo.

    Lui aveva fatto metà lavoro portando, con "abili e casuali" manovre, l'auto a XXX, io facevo l'altra metà spianandogli la strada con una scusa plausibile che non mi facesse apparire troppo troia.

    Il tono della voce sempre più fievole le parole bisbigliate favoriscono l'avvicinarsi dei nostri volti e ben presto ........non abbiamo più niente da dirci. Come due fidanzatini al primo incontro incominciamo piano piano a baciarci, in una lenta esplorazione delle parti scoperte del nostro corpo, con Luigi che mi accarezza i capelli e io che rompo gli indugi andando a tastare la consistenza della sua muscolatura pettorale intrufolandomi sotto la felpa.

    Stando sempre attento a non correre troppo anche Luigi inizia a saggiare la consistenza dei miei pettorali e ben presto, sbottonata lentamente la camicetta, anche il loro sapore, succhiando i capezzoli e affondando la sua testa in questi due bei meloni, che ora, liberati dalla morsa del reggiseno troneggiano davanti ai suoi occhi.

    Denudo Luigi dal bellico in su, ha veramente un fisico bellissimo, sembra una scultura, i suoi pettorali sviluppati si raccordano perfettamente con le possenti braccia che mi stringono e mi palpano ovunque. Adesso Luigi inizia a prendere confidenza e la sua mano inizia a scendere fin sui fianchi, poi inizia a raccogliere la gonna fin sopra le ginocchia per aprirsi la strada verso il mio pube. Non appena si accorge al tatto delle mie calze, si ferma, smette di baciarmi e con entrambe le mani solleva lentamente la mia gonna, mentre con lo sguardo va alla ricerca dello spettacolo offerto dal quel fine pizzo perfettamente intonato con quello che orna le mie mutandine. Adesso con le dita scosta le mutande e il liquido appiccicoso emesso dalla mia micetta si deposita sulle sue dita.

    Sono già molto eccitata, la sua testa si abbassa, le sue mani fanno ancora un po' di posto, e la sua bocca mi rifila uno schioccante bacio sulle grandi labbra.

    "Sei estremamente eccitante, vorrei fare l'amore con te, ma in macchina.........verresti a casa mia.. vivo da solo."

    "Ti prego non corriamo troppo. Magari un'altra volta.. per oggi accontentiamoci di qualche giochetto" Prima che il ragazzo si offenda sarà bene fargli capire a che tipo di giochetti mi riferisco e con una mossa rapida gli poso la mano sulla patta dei pantaloni.

    Il ragazzo ha compreso bene dove voglio andare a parare, inizia quindi a spogliarsi da solo degli ultimi vestiti che gli sono rimasti addosso e io lo imito sfilando la totalmente la gonna e togliendomi le scarpe, mentre la soddisfazione di calarmi le mutande la lascio a lui e lui lascia a me quella di togliere i suoi boxer, che solo addosso a lui trovo eccitanti.

    Prendo io l'iniziativa, anche perché, seduta come mi trovo adesso, i miei etti di troppo vanno a formare un'antiestetica pancetta che Luigi non deve guardare troppo a lungo, afferro i boxer per l'elastico e inizio a spingerli in basso, ma non completo l'estrazione in quanto il mio sguardo è attirato dalle enormi dimensioni del suo cazzo.

    Questo che ho davanti è un superdotato, il suo pene ha minimo una diecina di centimetri di lunghezza in più rispetto a tutti quelli che ho visto fino a adesso e anche in circonferenza ha una misura di tutto rispetto, qualcosa di simile l'ho visto solo in qualche filmetto hard.

    Timidamente allungo una mano e lo afferro alla base, poi inizio a muoverlo, per costatarne la durezza, casomai avesse ancora qualcosa da mostrarmi.

    Adesso con l'altra mano afferro le sue palle, ma sono letteralmente intontita da quella visione.

    "In palestra tutti mi dicono che ho un cazzo da oscar, a te piace ?" rimango muta, mentre continuo a masturbarlo lentamente, anche se piacere è troppo riduttivo.......mi fa impazzire.

    "Dai... prova a prenderlo in bocca" mi dice mentre le sue mani riprendono a carezzarmi le tette.

    Accetto di buon grado l'invito, inclinando il mio corpo verso il suo e lui contraccambia andando, con entrambe le mani a cercare la mia vagina e mentre con la mano che passa dietro inizia a sdilatinarmi, con l'altra stuzzica il mio clitoride, poi un gran respirone e tutto quel ben di dio inizia a scomparire nella mia bocca. L'eccitazione è enorme, questo cristiano, ha un cazzo incredibile, e due testicoli impressionanti attaccati sotto, anch'essi duri come due palle da biliardo. Mentre sono reclinata su quel cazzo enorme, un po' in ammirazione un po' a cercare di farne entrare in bocca il più possibile, Luigi fa salire sempre più il ritmo della sua azione e quando

    sente che sono bagnata al punto giusto e il suo cazzo è del tutto in tiro esclama.

    "Distenditi lungo il sedile.... Te lo voglio far sentire anche dentro".

    "Scusami .....ma......io non ha mai visto niente di simile.....magari un'altra volta...magari a casa tua con più calma, in una posizione più consona........va bene?" Chiedo titubante anche se ho l'impressione che ora si arrabbi.

    "Non sei la prima che si spaventa.. non preoccuparti da un lato mi dispiace ma la cosa mi rende orgoglioso del mio organo." Risponde con voce sorridente e tranquilla.

    "Riprendilo in bocca dai.....anzi cerchiamo di disporci a 69 che voglio ricambiare il favore."

    Ha già provato questa posizione in auto, si vede, conosce alla perfezione i punti dove devo poggiare le ginocchia, mi guida nel posizionarmi e il colpetto di lingua che assesta sulla mia fighetta mi dice che sono in posizione e posso riprendere a contemplare e succhiare quella meraviglia. Per un bel po' andiamo avanti a scambiarci leccate, con la mia fica che è mordicchiata, succhiata, leccata dall'avida bocca di quello stallone, poi lui, che ha un controllo perfetto del suo orgasmo, sentendosi vicino all'esplosione, mi invita a scendere e riprendere posizione sul mio sedile, mi monta sopra, quasi si siede sulle mie tette e mi porge in pene in bocca.

    "Posso venire nella tua bocca ?" Io non rispondo e continuo a succhiare e leccare, quale sia la mia preferenza mi sembra chiaro. Quando quell'enorme cazzo esplode, la mia gola è inondata da talmente tanto di quel seme che buona parte la devo risputare fuori per non morire affogata infine, contrariamente a quanto fanno solitamente gli uomini, Luigi viene a baciarmi la bocca ancora impiastricciata del suo seme, poi con la mano spande sul mio seno i residui che stanno colando.

    Veramente un'esperienza fantastica, non rimane che fissare un nuovo appuntamento, la voglia di farmi sbattere da quel cazzo è incontenibile.

    L'appuntamento è fissato per il martedì seguente.

    Luigi deve avere una fidanzata (beata lei) tanto che non mi ha proposto di uscire nel week-end ma è subito saltato al martedì successivo, per me meglio così, almeno non corro rischi quando sono con il mio ragazzo.

    Mi spiace un po', ma devo affermare che l'incidente accorso a Paolo e Claudio, è stato di grande giovamento per la mia vita erotica, ho, infatti, conosciuto uno con un pene che è parente stretto di quello orgogliosamente pavoneggiato dal Rocco dei film hard, che in fatto di pene......

    Finalmente arriva martedì.

    Al momento di vestirmi decido di rimanere ancora sul sobrio per quanto riguarda la lingerie e di non cambiare nulla nei vestiti. Mi rivesto con la stessa gonna, la stessa camicetta, che stavolta però lascia intravedere un seno più prosperoso grazie al reggiseno a balconcino, le calze autoreggenti nere e la mutandina in pizzo nera, le scarpe con il tacco, i capelli sciolti e un filo di trucco non troppo accentuato.

    Luigi occupa un piccolo appartamento di tre vani in un grande condominio di periferia, l'appuntamento è direttamente lì, visto che lui si è offerto di occuparsi della cena, io arrivo puntuale.

    La porta di ingresso immette direttamente nella sala-cucina della casa, una porta conduce a un piccolo ingressino notte con le porte del bagno, della camera e un piccolo armadio a muro.

    Finito di cenare Luigi accatasta tutto nella lavapiatti rifiutando tutte le mie offerte di aiuto, evidentemente ha una gran voglia addosso, mi conduce sul divano e dopo la consueta fumatina......,mi viene in mente una vecchia battuta scontata, iniziamo ad assalirci a vicenda.



    Inutile stare a dire che sono molto eccitata, le fantasie sviluppate in questi due giorni sono state tante e la voglia di metterle in pratica è irresistibile.

    "Andiamo in camera da letto ?" mi sussurra Luigi.

    "Come preferisci tu... per me è lo stesso" è la risposta.

    Evidentemente preferisce il letto, ci alziamo e cambiamo stanza.

    In piedi in fondo al letto è la mia gonna il primo indumento che cade a terra, poi tocca al suo maglione e alla sua camicia, mi siedo sul letto e contemporaneamente iniziamo a sbottonare e togliere gli ultimi vestiti, i suoi pantaloni e la mia camicia. Stasera al posto dei boxer a contenere il cazzo c'è uno slip firmato che non nasconde proprio niente delle dimensioni dell'oggetto.

    Gli indumenti giacciono sparsi ovunque in attesa che la serata sia finita, ci distendiamo sul letto iniziando, come due fidanzatini, a toccarsi delicatamente, poi visto che non ho intenzione di sposarmelo, rompo un po' gli indugi nella speranza di alzare il ritmo.

    "Vorrei prenderlo in bocca...... posso ?" la domanda serve per eccitarlo.

    Chi tace acconsente e io avvicino la mia bocca al suo pene, seminando lungo il cammino bacetti e leccatine al suo corpo scultoreo, arrivata sopra lo ingoio fino a quanto ne entra in bocca.

    Il ragazzo ha già l'uccello duro, ad ogni mio sapiente colpetto di lingua corrisponde un mugolino di piacere, mentre le sue mani iniziano ad esplorare il mio corpo, andando a posizionarsi sui miei prosperosi seni iniziano a massaggiarli con cura, con qualche tiratina al capezzolo e delle affettuose carezze ai miei capelli. Adesso sposto una mano sulla mia micetta, l'idea di essere presa da quel cazzo enorme mi consiglia di iniziare a lubrificare ben bene le mie parti intime e continuo a succhiare e leccare mentre mi masturbo.

    Luigi si solleva fino a sedersi senza che la mia bocca smetta di succhiare ed inizia ad intrufolare le mani nella mia micetta, anche stavolta una dal davanti sul clitoride e una che da dietro infila un dito dentro. Quando i miei umori sono sufficienti a soddisfare i suoi gusti inizia a spostarsi, posizionandosi disteso sotto di me alla ricerca di un intreccio a 69.

    I colpetti di lingua assestati al mio clitoride fanno rovesciare sul viso dell'uomo i miei umori che colano abbondanti per l'enorme eccitazione che ho raggiunto.

    "Ti prego.. dammelo" esclamo dopo un po'.

    Luigi si districa da quell'intreccio, si alza, mi mette seduta, poi afferra le mie gambe, le solleva e riprende a leccare la mia fica, come fosse alla ricerca di una lubrificazione totale, poi velocemente afferra un profilattico dal comodino, faceva parte dei patti iniziali, lo infila, poggia l'asta sulla mia fessura e inizia lentamente a penetrarmi.

    Pensavo, viste le dimensioni, che avrei provato dolore, ma non è così, anzi, riesco a sentire che non si tratta di un cazzo standard, ma quello che provo è solo e soltanto piacere.

    Il ritmo inizia a salire, i colpi si susseguono sempre più frenetici, ma la cosa che mi colpisce è il lungo percorso che quel cazzo compie dentro di me, Luigi infatti contrae il bacino facendo scivolare indietro il cazzo fin ben oltre a quello che farebbe con delle dimensioni normali, poi prima che esca, inverte la rotta e viene ad impattare contro di me con grande foga.

    Quando inizia a farmi ruotare per prendermi da dietro lo assecondo volentieri, mi sollevo sulle ginocchia e quando il suo peso si adagia sulla mia schiena e riprende a pompare urlo tutta la mia gioia, e lui, eccitatissimo, riparte con grande foga, aggrappandosi ai miei semi, mordendomi il collo come un gatto e bisbigliando complimenti e qualche parolaccia ai miei orecchi.

    Nella stanza rimbombano fortissimi i colpi che il suo bacino assesta sulle mie natiche, poi ci si mette anche lui con qualche leggero sculaccione e io con urletti di piacere. Con una mossa rapidissima mi ritrovo nuovamente distesa sul letto, il mio amante sopra a già ripreso a penetrarmi, e da questa posizione riesce a baciare la mia bocca i miei seni, mentre io in preda all'estasi più completa, gli chiedo solo di non venire.

    "Riprendimi ancora come prima ti prego" gli dico mentre inizio a divincolarmi per alzarmi e, senza lasciargli alternative, mi posiziono nuovamente per essere presa da dietro.

    Prima una mano accarezza la mia fighetta, poi il cazzo si fa nuovamente posto dentro di me, e la cavalcata riprende a ritmo frenetico.

    "Voglio mettertelo nel culo. Lo vorresti nel culo ? Lo hai mai fatto ?" mi chiede Luigi con un filino di voce, forse per il timore di brutte reazioni.

    "Beh..non so...è molto grande....magari se hai un umettante"

    "Si ne ho uno abbastanza efficace.... Proviamo"

    Procurato il tubetto mi riposiziono come prima e Luigi riprende a penetrarmi per recuperare una tostissima erezione, mentre una soluzione gelatinosa e fredda viene cosparsa sul mio buchino, poi un dito inizia ad intrufolarsi dentro al culo.

    Ancora un leggero morsetto sul collo poi sento l'asta uscire dalla fica e senza staccarsi dal mio corpo, lambendo la sottile striscia di pelle che separa i due fori, va a posizionarsi sul mio buco del culo, adesso, lentamente, il grande cazzo inizia a farsi posto nel mio secondo canale.

    Sento quella colonna carnosa che inizia ad intrufolarsi dentro lentamente e per sopperire al dolore che provo inizio a toccarmi il clitoride, ma non riesco a recuperare.

    Il ritmo è forzatamente lentissimo, ma io non resisto.

    "Basta Luigi, basta, sento troppo male........."

    "Ti prego resisti passerà...." Ma non passa.......

    "No.... Basta...." E con la mano afferro il suo cazzo invitandolo ad uscire

    " Distenditi...... e togli il profilattico....ti faccio un regalino per scusarmi" dico con una lacrimuccia di dolore che scende dal mio viso

    Mentre si distende, dispongo sul mio dito indice un po' di gel, rimasto aperto sul comò, lo spargo sul suo buchino, inizio a succhiare il suo cazzo, e intrufolo il dito dentro il suo culo.

    Nessuna donna, almeno così dice lui, ha mai osato tanto, e dopo poco il suo cazzone mi inonda la gola con la più abbondante sborrata che ho mai bevuto.

    Ripulisco tutta l'asta con avidità continuando a sditalinare il suo culo, una pratica che sembra di suo gradimento, poi, con la bocca ancora impiastricciata di liquido seminale, lo bacio, infine, esausta, mi addormento con la testa sul suo petto.

    Che ora assurda ! Abbiamo dormito un paio d'ore e per dire la verità Luigi ancora non si è svegliato, mi rivesto, lo saluto e scappo...............domani lavoro !!!

    Il mercoledì sera ricevo la telefonata di ringraziamento.

    "Ho fatti tardi al lavoro... mi sono riaddormentato ai piedi del divano.... È stato veramente fantastico..... spero che tu abbia intenzione di farmi tardare di nuovo..... diciamo.......quando sei libera ?"

    " Frena corridore...... ho qualche piccolo impegno in settimana.... forse per il week-end, almeno nessuno fa tardi al lavoro è ?.... in ogni modo devo fare due conti prima di confermare"

    " Perfetto, sarebbe meraviglioso... una notte fantastica.... Ci risentiamo Ciao"

    Ero convinta che avesse una fidanzata, ma la sicurezza con la quale ha accettato l'invito per sabato mi fa pensare il contrario, io comunque devo prima sincerarmi dei turni del mio fidanzato.

    Per una serie di coincidenze mancate l'incontro avviene nel week-end della settimana successiva, e il passare del tempo favorisce il fiorire delle mie fantasie... e forse anche delle sue.

    Quando finalmente arriva sabato………… ma questa è la seconda parte del racconto………...
     
    Top
    .
0 replies since 8/5/2013, 11:27   137 views
  Share  
.